L’altro giorno, durante una passeggiata primaverile tra alberi pronti a coprirsi di foglie e le prime, avventurose api, pensavo al concetto di analogico.
Nella proiezione sui nostri schermi del mondo, tra video dai colori accesi, pagine web dense di contenuti che nessuno leggerà e popup pubblicitari in ogni dove, le nostre sinapsi tentano di tenere il passo facendoci sempre più pensare che questa sia la realtà. E forse, seguendo alcune correnti filosofiche, è proprio così; d’altronde i nostri sensi sono bombardati da uno schermo sempre di più, e la mente si adatta di conseguenza.
Quando però i campi elettrici smettono di alimentare la creazione digitale, quando lo smartphone è lontano dai nostri occhi e gli airpod dalle nostre orecchie, veniamo inondati dall’analogico, e tutto si riallinea.
Quando metto piede in una fiera analogica, come quelle dedicate ai giochi da tavolo, mi sembra di tornare un po’ ai vecchi tempi e, chissà perché, fanciullo, non tanto per la mole smisurata di trastulli di ogni genere e tipo, quanto per una sensazione che mi pervade, la stessa di quando non avevamo altro da fare se non guardarci negli occhi cercando di capirci, o affaccendare mani e schiene nel lavoro di giorno, e nel gioco tutti insieme la sera. Sento qualcosa di simile al calore di un camino scoppiettante, le ansie da notifica si allontanano, tutto diventa improvvisamente più lento e quindi raggiungibile, vicino.
Sarà per questo motivo che mi piacciono così tanto i giochi da tavolo, per la partecipazione vera e completa di persone che, attorno a un tavolo, si liberano di qualsivoglia orpello digitale, di qualunque alienazione dal qui e ora, concentrandosi unicamente su quello che c’è da fare per giocare come si deve.
Una fiera come il Modena Play è la quintessenza di questo calore d’altri tempi: hype da acquisti a parte, per godere dei contenuti di questi tre giorni magici basta fare una cosa semplice, che fuori da quei padiglioni è così difficile, ma dentro così semplice e naturale: sedersi insieme agli altri, ascoltare, guardare e fondersi con quei pochi metri quadri in cui inizieranno avventure, sfide e perché no, amicizie.
Ecco perché noi di The Dicetroyers teniamo a questa fiera in particolare. L’energia e la forza di montare, smontare ed essere presenti in questi tre giorni magici arrivano proprio dalla sensazione di sentirsi a casa, ritrovandosi anno dopo anno e rivedendo amici, come i ragazzi di Little Rocket, Ludus Magnus e Pendragon.
Nel nostro stand potrete toccare con mano tutti i nostri prodotti e la nostra soddisfazione più grande sarà vedere quella scintilla di meraviglia nei vostri occhi mentre vedete la soluzione migliore per il vostro gioco o quell’accessorio che proprio mancava nella vostra collezione. Ci saremo tutti e sarà un piacere, e un onore, chiacchierare con voi che avete dato vita al sogno di The Dicetroyers che, anno dopo anno, diventa sempre più realtà.
Il nostro ringraziamento anticipato va a tutti voi che parteciperete a questo meraviglioso evento e che, come noi, sentite quel calore, quella voglia e quella passione che vi fanno percorrere tutti i chilometri necessari per arrivare a Modena con le vostre gambe, le vostre teste ma soprattutto i vostri cuori.
Ci vediamo in giro allora, e credeteci se vi diciamo che quest’anno sarà il migliore, il prossimo pure e quello dopo anche. Perché l’eccellenza è il nutrimento della passione, e i nostri tavoli saranno sempre apparecchiati per le vostre abbuffate, è una promessa.
Scopri anche gli altri giochi del nostro catalogo e contattaci per ogni richiesta o domanda!

