C’è un solo posto nel quale annualmente si riesce a comprendere lo stato di salute del mondo ludico. Si trova dove un tempo la locomotiva d’Europa produceva milioni di tonnellate d’acciaio, grazie alla inesauribile quantità di carbone che si estraeva in quella zona.

No, non è l’introduzione dell’ennesima recensione di Brass: Birmingham, oggi parliamo della mecca del gioco da tavolo, della meta di ogni appassionato che si rispetti: parliamo di Spiel Essen!

Noi di The Dicetroyers non potevamo non essere presenti a questo evento che, ogni anno, racchiude nei suoi padiglioni tutte le novità dei maggiori (e non) editori di giochi.

Quest’anno la fiera ha chiuso con un numero record di 193.000 ingressi, confermando quindi il primato negli eventi legati al gioco da tavolo.

A parer nostro, lo Spiel quest’anno se lo è meritato tutto questo numero: ben 6 padiglioni strapieni di giochi hanno allietato le giornate dei fortunati visitatori, assiepati ovunque per gustarsi tutto ciò che aveva da offrire.

La prima volta che siamo stati allo Spiel è stata un’esperienza unica: usciti dalle scale mobili della metro, davanti al gigantesco edificio di Messe Essen, ci sentivamo come delle piccole formichine di fronte al nido definitivo del gioco. Una volta entrati però ci siamo sentiti subito a casa in un universo di colori, scatole, meeple e token.

Ancora oggi, dopo anni, non possiamo ritenerci sazi: girando tra il migliaio di stand presenti all’interno della fiera ci siamo sentiti in un’enorme ludoteca, una in cui non puoi non trovare quello che cerchi.

Abbiamo subito provato Nucleum, della Board And Dice, e siamo veramente partiti col botto: un capolavoro come pochi, di difficoltà e soddisfazioni uniche. Siamo poi passati a Evacuation, della Delicious Games, un’altra perla ludica. Poi siamo andati dai nostri amici di CGE per provare Kutna Hora: The City of Silver e tra miniere e patrizi boemi ci siamo immersi nel loro medioevo ludico. Non potevamo mancare lo stand di Ludus Magnus, dove Marco, il loro poeta, ci ha accolto a braccia aperte presentandoci Haunted Lands, spiegato dal maestro di tutorial Vincenzo, il Puzzillo del Sud.

Nello stand di Thundergryph abbiamo incontrato Flavio, il Meeple con la camicia, che ci ha mostrato Darwin’s Journey. Se non l’aveste ancora capito, siamo follemente innamorati dei giochi di Simone Luciani. E allo stand di Pendragon Mauro Chiabotto ci ha mostrato il prototipo del loro prossimo gioco (no spoiler!). Quei maghi del family game della Little Rocket ci hanno offerto caramelle e qualche turno di Coney, Hens e One Card Dungeon.

Descrivere il resto del nostro viaggio da tavolo nel mondo dello Spiel ci porterebbe via qualche giorno… Quel che è certo, però, è che quei giorni rimarranno nella nostra bacheca dei ricordi, come ogni anno che questo evento degli eventi ci ha ospitato.

Se siete appassionati quanto noi, non potete perdervelo. Per nessuna ragione.

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