Era l’ormai lontano 2017, e una piccola casa che potevamo al tempo, ma non ora, definire “indie”, la Cephalofair, lanciava in crowdfunding un gioco dal nome evocativo, basato sul mondo creato ad hoc da Isaac Childres. Prometteva una montagna di contenuti e un gameplay rivoluzionario, e chi ai tempi della prima campagna Kickstarter aveva adocchiato il titolo era rimasto più che incuriosito dal mix di Eurogame, Dungeon Crawling e gioco di ruolo. Più volte mi sono chiesto se delle premesse del genere non fossero troppo sovradimensionate: mi sembrava di sentir parlare un presidente americano nei primi anni 60 di come l’uomo sarebbe andato sulla luna.
Beh, l’uomo ci è poi andato sulla luna. E Gloomhaven ci è poi andato nell’olimpo dei giochi da tavolo.
E dopo anni in cima alle classifiche di Boardgamegeek, dopo innumerevoli scenari andati bene, male, o malissimo, dopo aver convinto tutti, ma proprio tutti, di essere un capolavoro (eccezion fatta per l’innumerevole quantità di componenti e la necessità del nostro organizer, ma d’altronde un gioco non può essere immenso in qualità e ore di campagna senza avere qualche tonnellata di carte, token e pezzi nello scatolone di gioco), Gloomhaven ha dovuto cedere il testimone.
E così, 3 anni dopo, è stata lanciata la campagna a oggi più pledgiata della storia del gioco da tavolo su Kickstarter. Stiamo parlando, naturalmente, di Frosthaven!
Più scenari, più mostri, più personaggi, più scelte: siamo di fronte al campione dei pesi massimi dei giochi da tavolo. In una scatola di ben 15kg e un volume paragonabile a quello di un comodino si nasconde, non troppo bene invero, questo colosso di dungeon crawling, eurogame, legacy e gestionale. Siamo forse di fronte alla singolarità ludica, il gioco oltre il quale nulla sarà più come prima?
Forse sì, forse no. Solo il tempo ci dirà se Frosthaven sarà riuscito a mantenere alta la reputazione di Cephalofair e Childres, se questa montagna di scenari, storie, componenti e ore di gioco ci ricompenserà allo stesso modo di Gloomhaven. Certo è che lo sforzo da parte dell’editore è stato monumentale: ben 49 diversi mostri, scenari, reference, regolamenti, migliaia di carte e centinaia di token diversi.
Noi di The Dicetroyers non potevamo certo stare a guardare mentre il caos prendeva il sopravvento fustella dopo fustella, mazzo dopo mazzo, mappa dopo mappa. Gli sforzi sono stati epici, progettare questo organizer è stato tanto bello quanto sfidante, ma dopo mesi di lavoro ci siamo riusciti.
La montagna di Frosthaven è stata scalata, domata in una manciata di tray, organizzata in modo razionale e resa giocabile da tutti. Il nostro organizer per Frosthaven renderà fruibile questo mastodontico titolo e, speriamo, renderà meno ostica la sua immensa campagna. Provare per credere!
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