Draghi, contadini, guerrieri, pirati, navicelle spaziali e chi più ne ha più ne metta: al giorno d’oggi c’è un gioco da tavolo per ogni tematica, anche la più strana. Vi piace osservare gli uccelli? Eccovi Wingspan. Vi piacciono i topolini? Root e Ratti di Wistar sono serviti. Volete dirigere uno zoo? Ark Nova è la soluzione. O magari vi piacerebbe portare mandrie di mucche a Buenos Aires, per strano che possa sembrare? Great Western Trail: Argentina è quello che fa per voi!
Ma la tematica forse più gettonata e battuta di tutte è forse quella divina: d’altronde, chi non vorrebbe interpretare Zeus, Ra o Odino e riempire di fulmini, fuoco o martellate sacre i propri nemici?
Ed eccovi quindi serviti con Ankh se volete adorare le divinità egizie, Mythic Battles: Pantheon se volete trasferirvi sull’Olimpo o La Festa per Odino, se anzichè martellate volete servire laute portate.
Una strada però poco battuta è quella che si rifà agli dei del presente, forse per cautela o forse perché gli dei pagani sono sempre risultati più umani e interpretabili senza troppe diatribe, chissà… Fatto sta che, sinceramente, non ho mai giocato a un gioco sulla vita di Maometto, o sulle gesta di Vishnu, o sul girare campane tibetane per ascendere al Nirvana…
Però ho giocato con grande soddisfazione nientepopodimeno che un gioco sulla vita di Gesù. Si chiama Ierusalem: Anno Domini ed è edito dalla Devir, a cui evidentemente piace uscire dalla comfort zone tematica.
Eh già, perché dopo aver ripercorso la vita di Mozart con Lacrimosa e prima di averci insegnato cosa sono i Karvi (spoiler: barche vichinghe sempre troppo sottovalutate), questi meravigliosi autori e illustratori ci riportano nell’anno 33 DC, quando, insomma, non tirava una buona aria per il profeta della cristianità.
In un piazzamento non lavoratori, ma seguaci, con classiche meccaniche da Eurogame, il controllo del territorio si porta a un livello successivo: per fare la maggior parte dei punti che ci porteranno alla santissima vittoria prima che il povero Gesù arrivi sulla cima del Calvario, dovremo infatti piazzare i nostri follower del profeta ai suoi piedi, o comunque il più vicino possibile ai 12 suoi fan più accaniti, ovvero gli Apostoli, durante l’evento del millennio: L’Ultima Cena. Sedere alla destra del figlio di Dio sarà un obbligo ludico durante il gioco, ma anche Pietro, Paolo e pure Giuda non saranno da sottovalutare nel conteggio finale. Alla fine della partita (che coincide, dato che siamo nel tristemente noto 33 DC, con la morte di Gesù) infatti il giocatore con la fanbase più agguerrita e adorante sarà il vincitore e si sobbarcherà gli oneri e onori del diffondere la Parola, oppure più semplicemente si prenderà dei meritati applausi.
In tutto questo naturalmente non mancheranno risorse, miracoli e i ricordi della vita del Nazareno, collezionare parabole sarà infatti un altro modo per fare punti: hit come Alzati e Cammina, Pani e Pesci e Corsetta sulle Acque faranno il sold out in pochi turni.
Così come in poco tempo anche la nostra pazienza si esaurirà: i meeple degli apostoli, di pani, pesci e pietra, dei nostri seguaci, così come mucchi di carte e token troveranno sì lo spazio nella scatola di gioco, ma non certo l’ordine, creandoci non pochi problemi nel setup.
Per non cadere nel peccato del disordine quindi abbiamo cercato di fare la nostra buona azione, con il nostro organizer per Ierusalem: Anno Domini. Apostoli e Nazareno saranno nel loro contenitore, pronti per l’Ultima Cena, così come i nostri seguaci, le carte, tutte le parabole in buon ordine. Inoltre, risorse e mazzi sono in tray dimensionati per essere posizionati direttamente sul tabellone di gioco, per elevare nelle cerchie celesti il livello di gioco.
L’Ultima Cena è pronta, non facciamo raffreddare le portate con il disordine e setuppiamo… divinamente!
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