L’autunno per i giocatori da tavolo non è mai una stagione qualunque: è il momento in cui si spalancano le porte della SPIEL Essen 2025, dal 23 al 26 ottobre, e migliaia di appassionati si riversano nei padiglioni tedeschi con un solo obiettivo: provare più giochi possibile prima che la sanità mentale li abbandoni. Sei padiglioni stracolmi, centinaia di editori, e la certezza che la vera sfida non sia vincere a un gestionale, ma trovare posto a un tavolo senza aspettare tre ere geologiche.
Le novità fioccano come tessere di un piazzamento. Fra i titoli che già scaldano i forum troviamo Feya’s Swamp, cupo e paludoso come suggerisce il titolo, e Ants, che ci fa giocare come operose formiche pronte a ottimizzare più di un contabile in crisi di mezza età. Si parla anche di Aquaria, per chi ama immergersi in atmosfere acquatiche, e di Limit, il cui stesso nome sembra già una presa in giro alle nostre tasche e alla nostra pazienza. E non mancano chicche come Tianxia, Theocratia, Chichén Itzá, Keyside e The Druids of Edora, giusto per aumentare la wishlist e il mal di schiena da borse piene.
Ma Essen non è solo giochi: è anche il termometro delle mode. Spuntano sempre più titoli con temi ecologici e sociali, pronti a ricordarci che anche un dado può avere una coscienza. E gli autori storici come Knizia continuano a sfornare nuove incarnazioni di vecchie glorie, perché in fondo il re è sempre lì sul trono, circondato da meeple adoranti. Certo, la tendenza a riempire ogni gioco di dodici tracciati diversi rischia di trasformare ogni partita in una partita di Excel, ma pare che ormai sia un vizio collettivo.
In tutto questo, i giocatori più esperti si preparano con strategie da veri esploratori: scaricano l’app ufficiale, segnano i titoli da non perdere, selezionano un manipolo di giochi sacri da provare e poi si lasciano travolgere dal resto. Perché la verità è che non si riuscirà mai a vedere tutto, e forse va bene così: l’importante è tornare a casa con qualche scatola nuova, un paio di regole già dimenticate e il sorriso di chi sa che la prossima Essen è solo a dodici mesi di distanza.
Insomma, Essen 2025 si annuncia come sempre: un caos organizzato, un’orgia di dadi, tessere e regolamenti, il luogo in cui il FOMO ludico diventa sport olimpico. E se vi vedrete correre con uno zaino più grande di voi e le occhiaie fino al tavolo delle demo, non preoccupatevi: siete semplicemente nel posto giusto.
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