La guerra… la guerra non cambia mai.
Il nostro passato e il nostro presente sono costellati da conflitti, grandi e piccoli, al punto da pensare che sia un aspetto intrinseco della nostra natura.
E forse proprio per questo troviamo molti romanzi, film, serie TV e giochi a tema bellico, un po’ per esorcizzare la paura, un po’ per sensibilizzarci alla tragicità, un po’ per sfogare questa nostra natura in un ambiente sicuro, un po’ per insegnarci che in mezzo all’orrore ci può essere eroismo, gentilezza e spirito di sacrificio.
I board game non sono immuni al fascino della guerra e c’è tutto un filone di wargames, in cui una o più fazioni si danno battaglia per raggiungere i propri obiettivi: sicuramente abbiamo tutti familiarità con Risiko, che estende il conflitto su scala mondiale con un mix di strategia e (molta) fortuna con dadi e carte.
Dal 1957, anno d’uscita di Risiko, di acqua sotto i ponti ne è passata e il genere si è radicalmente evoluto, proponendo gli scenari e le meccaniche più disparati: uno degli esempi più creativi e appassionanti degli ultimi anni è Root, un Gioco di Potere e Giustizia nei Boschi.
Questo gioco, creato da Cole Wehrle e pubblicato originariamente da Leder Games, si inserisce nel filone dei titoli asimmetrici, ovvero quelli in cui ogni giocatore ha una fazione con meccaniche, abilità e obiettivi diversi da quelli degli altri.
Il bello di questo genere di board game è che ogni partita è praticamente unica, perché entrano in gioco tutta una serie di interazioni tra gameplay e persone che difficilmente si ripeteranno in modo identico nella successiva.
Per questo motivo, anche se si può giocare a Root con solo 2 giocatori, questo titolo dà il meglio di sé con 4 persone al tavolo, che possono anche diventare 6 con la prima espansione del gioco, La Compagnia del Fiume.
In Root, i boschi sono controllati dalla fazione dei Gatti, il cui obiettivo è quello di consolidare la loro dominanza attraverso la costruzione di strutture sul tabellone di gioco.
Nel mentre, il Nido e i suoi falchi cercano di reclamare la terra dei loro antenati, conquistando area dopo area dei boschi e sfidando apertamente l’ordine imposto dai felini.
Ma la minaccia non arriva solo dall’alto: le creature del sottobosco hanno formato un Alleanza per deporre i Gatti, adottando una strategia di lungo periodo che prevede il reclutamento di nuove forze, l’accumulo di risorse e l’impiego di sotterfugi e cospirazioni per ostacolare gli avversari in attesa dell’ora della rivalsa.
Infine, il Vagabondo… vaga. Più che una fazione è un solo personaggio che persegue obiettivi imperscrutabili, offre la sua lealtà dove gli è necessario e proprio la sua imprevedibilità lo rende un avversario temibile, che può cogliere la vittoria inaspettatamente e mandare all’aria le attente pianificazioni di tutte le altre creature del bosco oppure allearsi con una delle fazioni e vincere assieme.
Con La Compagnia del Fiume si aggiungono altre due fazioni: il Culto delle Lucertole, che rappresentano il gruppo religioso intento a convertire gli insediamenti già stabiliti dagli avversari, e la Compagnia del Fiume, i Castori che mercanteggiano con le altre razze per comparsi la via verso la vittoria.
Vince il primo giocatore che raggiunge 30 punti, ottenuti perseguendo gli obiettivi e sfruttando le meccaniche che caratterizzano la propria fazione.
Come viene gestita questa complessità ricca di unicità? Con dadi, carte e tanti, tanti, tanti meeple e token!
Parte del fascino di Root è proprio nella cura riposta per la grafica e per gli elementi di gioco, con oltre 100 carte, oltre 50 truppe da schierare, decine di strutture da costruire e svariati segnalini per oggetti e risorse. E stiamo parlando solo del gioco base, con l’espansione questi numeri crescono ulteriormente!
Per questo motivo abbiamo creato un organizer dedicato appositamente a Root, che permette anche di alloggiare gli elementi de La Compagnia del Fiume, per preparare rapidamente la vostra partita e sfidarvi senza indugi per stabilire chi regnerà sui boschi.
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