Quanta strada abbiamo fatto.
Penso al passato, e mi ricordo qualche lustro fa personaggi un po’ naif, artisti dell’anonimato, aggirarsi non visti tra le pieghe della società dell’apparire. Li potevi riconoscere dall’aspetto trasandato, a volte dagli spessi occhiali e dalle magliette con simboli che solo loro riconoscevano. Una sorta di setta segreta, un abbozzo di mente collettiva votata alla conoscenza assoluta degli argomenti più disparati. Dietro scudi di timidezza e poche parole, a stento sapevano darti una risposta su calcio, moda o politica. Ma la diga d’acciaio di questa asocialità apparente si disintegrava se solo sentivano nominare le parole Videogame, Magic, Star Wars o… gioco da tavolo! In quel gruppo c’ero anche io, NATURALMENTE.
E come ogni solida minoranza che si rispetti, quelli che ieri erano chiamati “nerd”, lo sono… anche oggi, ma la magia sta nel cambio radicale che il significato di questa parola ha subito negli anni.
L’intelligenza compulsiva, la conoscenza di qualsiasi argomento “difficile” o “di nicchia”, la matematica e l’informatica sono diventate, al giorno d’oggi, armi potenti, quando in passato erano viste come delle inutili perdite di tempo. Ormai non possiamo più fare a meno di quello di cui, in passato, intrepidi pionieri pensavano non si potesse già fare a meno. Era solo questione di tempo.
Lungimiranza ben riposta e ben ripagata da quello che, nel tempo, ha potuto offrire il mondo ormai digitale e anche un po’ ludico. Oggi possiamo dire di portare con orgoglio la bandiera del geek in un mondo che fa ormai fatica a starci dietro. Dall’ormai anziano padre che ci chiede di installare la stampante, al collega che ci implora in ginocchio di automatizzare parte del suo lavoro (hehe), all’influencer che pagherebbe oro per capire come funziona “quel programma pro che usi per fare le foto belle”, ormai non si può più fare a meno di noi. Un gran bel successo.
Ma non dimentichiamoci mai da dove veniamo: dalla logica, dalle regole, e dalla creatività razionale. E il gioco da tavolo ne è la sintesi più brillante. Se in passato questa nicchia della nicchia era esplorata dai nerd più coraggiosi, che si facevano strada tra le vie impervie delle meccaniche e del trovare qualcuno che condividesse qualche ora di spiegazioni e avventura, oggi l’esplosione di questo mercato ha portato tutto il pubblico ad avvicinarsi. Sempre più persone non del nostro mondo si avventurano tra lanci di dadi, piazzamento di meeple e spiegazioni di quella maledetta regola che non ricorderò mai.
Ma il nostro più grande pregio è la condivisione. Internet e il gioco non sono altro che espressioni dell’enorme voglia di condividere conoscenza, esperienze e interpretazione della realtà che ha il nerd. E quindi, ben volentieri, lasciamo alla gente comune le chiavi di questi fantastici mondi, sicuri del fatto che, sotto la nostra supervisione, il gioco insieme non potrà che migliorare.
Ehi, però non rovinateci le nostre preziose miniature. E rimettete tutto a posto e IN ORDINE. E non rovinate i nostri preziosi organizer, se non volete subire l’ira di Cthulhu.
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