Tutti gli appassionati di giochi da tavolo che si avvicinano a titoli con più pezzi degli scacchi lo sanno bene: la nostra passione è quasi sempre pari alla frustrazione di dover intavolare un gioco pesante.
Spesso, la qualità e la classe di un gioco aumentano di pari passo con il numero di componenti, e ci si ritrova letteralmente soverchiati dalla mole di miniature, token, meeple e altri dei nostri amati componenti.
Quante volte vi sarà capitato, per mancanza di tempo o voglia, di virare su giochi come Patchwork anziché Caverna, per citare dei capolavori di Rosenberg, per il terrore di dover aprire vasi di Pandora con centinaia di risorse, carte e altri pezzi?
Quante volte quella bellissima scatola incellophanata, una volta tolte fustelle, insacchettati meeple, imbustate carte e ammirate miniature, si trasforma in un contenitore non più chiudibile, scomodo e completamente disorganizzato al suo interno?
E quante volte avete visto i volti scoraggiati dei vostri ospiti mentre tirate fuori la trentesima ziplock, tentando di trovare una collocazione sul vostro tavolo già strapieno?
Il progetto The Dicetroyers nasce proprio da qui, da un problema, e la nostra missione è risolverlo. Perché crediamo fermamente che più del pezzo deluxe, più dell’ennesima espansione, più dell’esclusiva, il vero valore di un gioco giocato bene sia il tempo, e l’ordine. Il nostro credo è farvi togliere dalla polvere scatole abbandonate e permettervi di scegliere con serenità tra tutti i giochi che avete, non solamente tra quelli che si preparano prima.
Da qui nasce anche la parola che riassume la nostra filosofia: Setupper. Dietro questo concetto c’è l’infaticabile lavoro di progettazione che porta ai nostri prodotti, che poggia su poche, solide parole.
Il tempo: a volte tiranno, a volte denaro, ma sempre gran parte di ciò di cui necessitiamo per fare quello che ci piace fare. Questa è la prima parola che sorregge i nostri setupper. Minimizzare il tempo di preparazione è forse la parte più importante del design dei nostri prodotti. Ancor prima di tirare una riga su un foglio da disegno, ci mettiamo al tavolo e analizziamo a fondo tutti i passaggi della preparazione di un gioco. Dopo, e solo dopo, nasceranno dei tray con i compartimenti che pensiamo essere i più sensati per velocizzare il setup. I set giocatore saranno sempre separati, le carte divise per tipologia, non troverete mai un pezzo in un posto che vi renderà la vita complicata. Molti organizer ammassano componenti in poche scatole, senza l’ottica di velocizzare, senza una visione del tempo risparmiato. È capitato a volte che abbandonassimo del tutto alcuni progetti, proprio perché non ci era possibile velocizzare al massimo e come avremmo voluto il setup, per ragioni di spazio o mera logica. La scelta stessa dei giochi da organizzare è focalizzata proprio su questo: chi ha più problemi di setup è il benvenuto nei nostri progetti. Caverna, Blood Rage, Star Wars: Rebellion, Puerto Rico, La Festa per Odino, sono solo alcuni dei tanti titoli su cui abbiamo avuto grandi soddisfazioni in termini di risparmio di tempo. Alcuni addirittura sono passati da mezz’ora a un paio di minuti di preparazione. Sono i progetti che reputiamo migliori, e il motivo è ben piantato in un cronometro.
L’ordine. È un concetto che, a dire il vero, a volte può essere anche molto soggettivo, ma a noi piace pensarlo come “avere le cose giuste, nel posto giusto”. Ordine cromatico per esempio: aprire una scatola e vedere un ammasso informe di colori può essere estremamente fastidioso. Ordine volumetrico: riempire una scatola a filo con dei contenitori dimensionati ad hoc è una delle cose che ci dà più soddisfazione. Ordine mentale: più spesso di quanto si creda, avere un pezzo in un tray insieme ad altri pezzi che rientrano nei medesimi passaggi di preparazione significa ricordarsi dove va quel pezzo, senza mettere mano al manuale cercandone disperatamente la collocazione. Avere, ad esempio in Vast: The Mysterious Manor, o in Root, ogni pezzo di ogni set personaggio in un unico tray, è un aiuto al setup davvero importante.
La bellezza. Anche questo è un concetto estremamente soggettivo, ma spesso la bellezza si nasconde negli anfratti più bui, o negli slot più nascosti. Per noi, bello e funzionale devono sempre incontrarsi: per esempio, nell’avere delle incisioni guida negli slot dei nostri tray, disegni accattivanti con lo scopo preciso di sapere cosa va dove. O nell’avere dettagli e decori nelle pareti e nelle basi dei nostri tray, come in Tang Garden, Il Signore degli Anelli: Viaggi nella Terra di Mezzo, Nemesis, Mage Knight Ultimate, e tanti, tanti altri. Dettagli che richiamano il gioco e che abbelliscono setup e gameplay. Scrigni preziosi da cui è bello estrarre, e in cui è bello riporre, i nostri tesori.
L’esperienza di gioco, insomma, per noi è rapidità, ordine e bellezza. Tutti i giochi che più amiamo meritano un… Setupper!
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