Iniziamo da un caposaldo: la cultura nerd non si è mai limitata a un solo campo o a una sola applicazione. Difatti, più che di cultura, azzarderei come definizione la filosofia nerd, che, ridotta ai minimi termini, potrebbe associarsi bene alle parole curiosità, fame, interesse, studio e anche un po’… compulsione.

Questo mix di aggettivi ci ha portato nel tempo a degli incredibili viaggi in universi paralleli, omologhi ma ben distinti. Su uno di questi, sia esso il mondo dei videogame, dei libri, dei giochi da tavolo o dei film, ci siamo soffermati per del tempo per poi migrare o solo esplorare fugacemente gli altri. Sappiamo bene che il vero nerd non può trovarsi MAI totalmente impreparato su un campo che sia anche solo lontanamente associabile a ciò di cui è veramente appassionato, e questo, inevitabilmente, porta a un melting (o nerding…) pot culturale che rende il geek il mirino di tutti i “chiedi a lui” per gli argomenti più disparati.

La conseguenza naturale di questa commistione di sapere è il fatto che chi crea prodotti ludici vada a incrociare il mezzo di comunicazione, o di gioco: da film a libro, a videogame, a gioco da tavolo, a librogame… e chi più ne ha, più ne metta.

Solitamente questi ibridi sono poco graditi ai veri appassionati, ma questa malfidenza è spesso mal posta, soprattutto negli ultimi tempi: gli editori sanno bene che trasformare un film o un videogioco in gioco da tavolo non può più essere, al giorno d’oggi, una mera trasposizione grafica. Certo, ci sono sempre delle eccezioni negative, ma la consapevolezza di chi va a toccare dei mostri sacri come Star Wars o Il Signore degli Anelli creando dei giochi da tavolo è sempre maggiore, e sempre più spesso vediamo autentici capolavori ludici che partono da autentici capolavori da biblioteca, o da divano.

Basti pensare a Star Wars: Rebellion, uno dei giochi che è stato eletto dalla critica come il miglior gioco da tavolo per 2 giocatori. Battaglie all’ultimo sangue tra Impero e Alleanza Ribelle sono solo la ciliegina sulla torta di un gioco con delle meccaniche davvero sopraffine, che lascia incerto l’esito della partita fino all’ultimo round.

O Il Signore degli Anelli: Viaggi nella Terra di Mezzo, in cui Fantasy Flight è riuscita a ricreare su tavolo e app il mondo di Tolkien tramite campagne veramente avvincenti. Uno dei migliori giochi collaborativi di sempre.

Ci sono poi le trasposizioni “mascherate”, come Nemesis, in cui il tema del film Alien è presente in ogni più piccolo dettaglio: la sensazione di pericolo prima dell’invasione sulla nave spaziale degli xeno è qualcosa che trascende il mero gioco da tavolo. Uno dei capolavori di Awaken Realms più immersivi di sempre.

Non è naturalmente tutto oro quel che luccica: esistono veramente infinite declinazioni delle varie saghe, libri e film famosi, non tutte ben riuscite. Sapranno, ad esempio, gli innumerevoli kickstarter, come The Witcher, essere all’altezza dell’ingombrante eredità che hanno deciso di accettare? Agli hard gamer l’ardua sentenza!

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